Quali sono i benefici dell’aceto di mele? Quali i suoi effetti collaterali? Quanto ne devi prendere? Come va consumato?
Iniziamo a rispondere a queste domande fugando un dubbio che ogni tanto viene a qualche mia paziente: l’aceto di mele non fa ingrassare e non può farti uscire dalla chetosi.
Ha infatti davvero pochissime calorie (una ventina ogni 100 grammi) ed un contenuto di zuccheri quasi nullo (meno 1 grammo ogni 100).
Se consideri che, in una giornata, non se ne dovrebbero consumare più di 30 ml (ovvero circa 30 grammi), basta fare due conti per vedere che il suo apporto di energia e zucchero è quasi nullo.
In compenso, diverse evidenze scientifiche suggeriscono, per l’aceto di mele, benefici davvero notevoli, in particolare per quanto riguarda il metabolismo.
Pare che siano dovuti in gran parte al suo contenuto in acido acetico; e in parte minore ad altri acidi (il malico, per esempio) e sostanze presenti al suo interno.
Ma vediamo in ordine i 3 principali benefici dell’aceto di mele sul metabolismo.
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1. L’aceto di mele può far dimagrire
Si tratta di un effetto dovuto a molteplici fattori.
Per prima cosa, pare che l’aceto di mele possa aumentare il senso di sazietà.
Ed è chiaro che, quando ti senti più sazio, mangi meno e ti è più facile seguire un regime alimentare sano (non a caso, nel nostro articolo sui 5 aspetti fondamentali per il successo di una dieta, mettiamo il senso sazietà al primo posto).
Poi, l’aceto di mele migliora la sensibilità cellulare all’insulina, diminuendo di conseguenza la concentrazione di quest’ultima nel sangue.
Come risultato, il corpo tende ad accumulare meno tessuto adiposo (viceversa, una concentrazione di insulina perennemente alta aumenta l’insulino resistenza e la tendenza ad ingrassare).
2. L’aceto di mele può diminuire il rischio cardiovascolare
Diversi studi hanno dimostrato che l’utilizzo quotidiano di aceto di mele può, in pochi mesi:
- Diminuire il colesterolo totale
- Aumentare la parte di colesterolo “buono”, ovvero le cosiddette HDL.
- Diminuire i trigliceridi totali
- Diminuire il grasso viscerale
(Vedi per esempio gli studi
- Beneficial effects of Apple Cider Vinegar on weight management, Visceral Adiposity Index and lipid profile in overweight or obese subjects receiving restricted calorie diet: A randomized clinical trial
- The effect of apple cider vinegar on lipid profiles and glycemic parameters: a systematic review and meta-analysis of randomized clinical trials)
Colesterolo totale, trigliceridi e grasso viscerale sono, notoriamente, importante fattori di rischio cardiovascolare.
Viceversa, il colesterolo HDL è considerato un elemento protettivo.
E’ quindi logico (anche se non ancora dimostrato con certezza) ipotizzare che l’utilizzo di aceto di mele possa avere benefici a lungo termine sulla salute del cuore.
3. L’aceto di mele può abbassare la glicemia e l’ HbA1C
Alti livelli di glucosio nel sangue possono, nel tempo, portare a una infinità di problemi di salute, fra i quali il principale è il diabete di tipo II, con tutte le sue complicanze.
Una dieta a basso contenuto di carboidrati è fondamentale per prevenire questo tipo di situazione.
Secondo molti studi l’aceto di mele può dare un ulteriore piccolo aiuto.
Pare infatti che sia in grado di:
- diminuire il picco di glucoso e la risposta insulinica subito dopo i pasti (cfr. per esempio l’articolo Vinegar consumption can attenuate postprandial glucose and insulin responses; a systematic review and meta-analysis of clinical trials)
- diminuire la concentrazione di HbA1C (Emoglobina Glicosilata – si tratta di un importante indicatore dei livelli di glicemia nel sangue degli ultimi mesi) in 8-12 settimane (cfr. per esempio l’articolo Diabetes Control: Is Vinegar a Promising Candidate to Help Achieve Targets?)
Come prendere l’aceto di mele?
Al mattino o alla sera? Prima di dormire? A digiuno o subito dopo i pasti?
Non essendoci studi scientifici precisi su questo argomento, direi che a guidarci possono essere soprattutto il gusto e la logica.
Come sai, l’aceto di mele non è una medicina, ma un condimento e un ingrediente per cucinare utilizzato ormai da secoli.
Per prima cosa, dunque, sarebbe naturale usarlo come tale! E quindi, per esempio, aggiungerlo all’insalata, insieme all’olio di oliva. Oppure utilizzarlo per fare un bel carpione di verdure o di carne. O, ancora, per preparare una maionese leggera fatta in casa.
Se, però, non ti piace usarlo come condimento o ingrediente, puoi anche diluirlo in un abbondante bicchiere d’acqua e berlo durante la giornata.
Per esempio al mattino, quando il suo sapore pungente e acido può essere una vera iniezione di energia.
O anche la sera, come rituale prima di andare a dormire (tra l’altro, costruirsi dei rituali è un’ottima strategia per conciliare il sonno).
La cosa davvero importante, rispetto a quando prendere l’aceto di mele, non è tanto scegliere questo o quel momento della giornata, quanto piuttosto farlo tutti i giorni.
Diversamente, il suo effetto sarà davvero modesto o nullo.
Infine, una raccomandazione: invece di consumarlo raffinato e pastorizzato, scegli un prodotto organico, non filtrato, non pastorizzato, e che contenga ancora la “Madre”, ovvero i batteri che hanno dato luogo alla fermentazione e trasformazione del succo di mela in alcool e poi in acido acetico.
Quanto aceto di mele prendere al giorno?
Anche qua, non ci sono studi scientifici che ci aiutino più di tanto a determinare una quantità di aceto di mele che dia il massimo dei benefici.
Tuttavia, leggendo le pubblicazioni scientifiche relative al suo utilizzo, si evince che normalmente vengono date dosi giornaliere di aceto di mele pari a circa 30 ml .
Ovvero, più o meno due cucchiai da cucina belli pieni.
Se ne prendi meno, è probabile che l’effetto benefico dell’aceto di mele si diluisca troppo.
Se, viceversa, occasionalmente se ne consuma molto di più, quando per esempio prepari un carpione, non ci sono particolare problemi.
Consumarne però spesso molto di più, in generale lo sconsiglio, perché – come peraltro un po’ tutto nella vita – anche l’aceto di mele ha delle controindicazioni.
Ne parleremo proprio nelle prossime righe.
Aceto di mele – controindicazioni
L’aceto di mele è un alimento che consumiamo in tutta sicurezza da secoli.
Come ogni cibo, però, per alcuni soggetti e in alcuni casi, oppure quando preso in quantità elevate, l’aceto di mele può avere delle controindicazioni.
Per esempio:
- Danneggia lo smalto nei denti. Attenzione quindi a sciacquarli bene dopo averlo consumato.
- Può irritare la mucosa esofagea (e le mucose in generale). Non dimenticare che l’aceto di mele deve il suo nome proprio al fatto che è acido, con un PH di solito compreso fra 4 e 5. Questo lo rende meno aggressivo dell’aceto di vino, ma comunque devi fare attenzione. Non assumerlo quindi mai da solo, a cucchiaiate, ma diluiscilo in acqua o accompagnalo agli alimenti.
- Può causare ipo-potassiemia, in particolare se ne consumi davvero molto o se soffri di altre concomitanti cause di perdita di potassio
- Può interagire con l’effetto di alcuni farmaci, per esempio gli ipo-glicemizzanti orali o alcuni diuretici
Come per ogni alimento, dunque, se non lo hai mai preso prima, inizia con dosi minime e fai attenzione ad eventuali sensazioni negative.
C’è, infine, un altro grande rischio dell’aceto di mele che non va sottovalutato.
Il più grande rischio quando si assume aceto di mele….
Se hai deciso di aggiungere l’acero di mele alla tua dieta, la cosa più importante sulla quale ti voglio mettere in guardia è questa:
Ricorda che, come per qualunque altro alimento, integratore o medicina, l’aceto di mele non può compensare una cattiva dieta o delle cattive abitudini!
Che cosa voglio dirti con questo?
Che molte persone, purtroppo, tendono ad avere uno stile di vita poco sano, e a cercare poi di redimerlo con questo o quel “prodotto miracoloso”.
Il risultato di un atteggiamento mentale di questo tipo è che, anche un prodotto teoricamente benefico come l’aceto di mele, può diventare a quel punto pessimo per la salute!
Permette infatti al paziente di giustificare e rendere accettabili eccessi ed errori alimentari che invece non lo dovrebbero essere.
Si tratta, se ci pensi su, dello stesso pericoloso meccanismo psicologico che spinge alcuni ad abbuffarsi e poi a digiunare, o altri a fare una vita totalmente sedentaria intervallata da sforzi tanto erculei quanto sporadici.
Non solo non serve a migliorare la salute, ma ti fa stare peggio.
Per potere quindi veramente approfittare dei benefici dell’aceto di mele, o di qualunque altro rimedio naturale o farmaco, devi immaginarlo non come il toccasana in grado di cancellare con un colpo di spugna gli effetti di qualunque cattiva abitudine, ma come la ciliegina sulla torta di una alimentazione e di uno stile di vita davvero sani.
Allora sì che ti servirà sul serio! Un saluto e a presto.