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Magri.
IN SALUTE.
Liberi.
PER SEMPRE.
Magri. IN SALUTE
Liberi. PER SEMPRE
RIVOLUZIONE CHETO
Perché le diete falliscono?
Nel mondo della nutrizione c’è un dogma assoluto che, da decenni, quasi nessuno mette in dubbio, e che è anche la ragione per cui le diete, alla fine, fanno ingrassare...
Diete felici e "senza sbatti".
LA GRANDE BUGIA
Nonostante non funzionino, le diete facili vendono. Perché? Grazie alla loro promessa di non dover rinunciare a nulla. Sembra infatti che solo l’idea del dover rinunciare a qualcosa sia ormai diventata qualcosa di inaccettabile, tanto a tavola come nella vita.
CARBOIDRATI.
Perché fanno ingrassare?
I carboidrati fanno ingrassare? NO. I carboidrati sono la principale causa dell’epidemia di sovrappeso e obesità degli ultimi 30 anni? SI. La contraddizione fra queste due risposte è solo apparente...
Dieta chetogenica e frutta: la puoi mangiare?
Quando prescrivo a una mia paziente una dieta low carb o chetogenica, elimino dalla sua alimentazione, per un periodo più o meno lungo, praticamente tutta la frutta.
Low Carb Italia Podcast
Nata per raccontare, in modo semplice ed efficace, cosa sono le alimentazioni a basso contenuto di carboidrati e keto. Con la voce del Dott. Mignano Pietro.
FAQ
Si tratta di un tipo di alimentazione che limita l’utilizzo dei carboidrati al di sotto di 100 grammi al giorno, riducendo o eliminando in particolare zuccheri e carboidrati raffinati, come per esempio pasta, riso, pane, patate.
Numerosi studi mostrano che una alimentazione Low Carb può avere effetti positivi tanto sulla perdita di peso quando sul trattamento di alcune patologie.
In una alimentazione low carb, la quota calorica non più assunta tramite i carboidrati viene sostituita con proteine e grassi.
Si tratta di un particolare tipo di dieta Low Carb. Nella dieta chetogenica, quantità di carboidrati è talmente ridotta (di solito al di sotto dei 20 grammi al giorno) che si verifica, all’interno del corpo, uno shift metabolico per il quale non vengono più utilizzati i carboidrati come fonte primaria di energia, ma i grassi.
Questo shift facilita la perdita di grasso corporeo e può avere un effetto positivo su diverse condizioni patologiche.
Non è mai stato dimostrato che la chetosi sia in qualche modo dannosa per un individuo sano. Al contrario, numerosi studi suggeriscono un potenziale effetto benefico della chetosi in molte condizioni patologichee.
Va ricordato che la chetosi è una normale reazione dell’organismo, che si innesca in caso di digiuno prolungato (1-2 giorni) o riduzione dell’apporto di carboidrati al di sotto di 20-30 grammi al giorno.
Si ritiene che per centinaia di migliaia di anni, prima dell’avvento dell’agricoltura, la specie umana passasse larga parte dell’anno in chetosi.
La maggior parte delle persone entrano in chetosi nel giro di 4-5 giorni.
Alcuni fattori (per es. attività fisica intensa o digiuno) possono accelerare il processo d’entrata in chetosi.
Come faccio a sapere se sono in chetosi?
Alcune sensazioni (per esempio, alito fruttato o sapore metallico in bocca) possono essere suggestive dell’essere in chetosi.
Per averne la certezza però, si possono utilizzare alcuni test fisico-chimici, come per esempio il test sulle urine, sul sangue, sul respiro
Teoricamente si, ma necessita dell’utilizzo di numerosi integratori e noi la sconsigliamo.
I carboidrati integrali hanno un indice glicemico (ovvero, una capacità di provocare picchi di glucosio nel sangue) minore dei carboidrati raffinati e degli zuccheri.
Inoltre, hanno un contenuto di fibre e di vitamine e minerali maggiore di questi ultimi.
Questo però non li rende affatto un cibo ideale – sono comunque in grado di innalzare glicemia e insulinemia in maniera considerevole – e se assunti in quantità maggiori di 20-30 grammi al giorno impediscono l’entrata in chetosi.
Tanto più che tutte le fibre, le vitamine e i minerali che essi forniscono, possono essere assunti in maniera più efficace tramite le verdure
Nella nostra dieta chetogenica non è necessario contare le calorie, anzi. Fra gli scopi della riduzione dei carboidrati e dell’entrata in chetosi c’è proprio quello di ristabilire il normale senso di sazietà.
Per centinaia di migliaia di anni la specie umana ha controllato il suo peso in maniera naturale, semplicemente facendo affidamento sulle sue sensazioni. E’ quello che fanno anche gli animali allo stato selvatico, ed è quello che re-imparerai a fare.
Esattamente come la rimozione di zuccheri e carboidrati raffinati ha effetti positivi tanto sul tuo peso quanto sulla tua salute, la loro re-introduzione può portarti a recuperare il peso perduto e a peggiorare il tuo stato di salute.
Per questa ragione, se decidi di tornare a conusmarli, ti consiglio di farlo solo occasionalmente, a puro scopo ricreativo.
Vedrai che comunque, una volta uscita dalla dipendenza fisica e psicologica che questi alimenti danno, il loro sapore sarà per te molto meno interessante, e ti sarà facile starne relativamente lontana.
Sconsigliamo l’utilizzo di dolcificanti artificiale per due ragioni. La prima è che, pur non contenendo zuccheri, sono in grado di iper-stimolare l’ormone Insulina, che tanta parte ha nell’aumento di peso. La seconda è che i dolcificanti artificiali, come qualunque altro sostituto, tendono a mantenere forte in chi li consuma la dipendenza psicologica da carboidrati, impedendo una vera e duratura liberazione dell’individuo.
La maggior parte delle persone in dieta chetogenica può consumare carne rossa con frequenza, senza necessità di preoccuparsi.
Chi invece avesse situazioni di rischio particolare, può efficacemente seguire la dieta chetogenica anche mangiando poca o nessuna carne rossa. Basterà sostituirne l’apporto di proteine e lipidi con pesci grassi, olio d’oliva, avocado, e così via.
Per tutti (anche chi non è in dieta) vale il principio di migliorare la qualità delle carne che si assume, prediligendo quando possibile carni da aninali grass fed o comunque a basso contenuto di grassi saturi.
Il nostro protocollo Keto non è iperproteico, ma normoproteico. Una quantità eccessiva di proteine infatti è in grado, anche se in misura minore dei carboidrati, di stimolare l’insulinemia a livelli non desiderati.
In ogni caso, con una funzione renale sana e un adeguato introito di acqua la maggior parte delle persone non ha problemi ad aumentare la sua quota proteica, come infatti è il caso di chi fa molto esercizio.